Anche le lastre radiografiche, opportunamente disegnate e colorate, possono diventare opere d'arte. Lo dimostra la singolare mostra "Echi del subconscio" del giovane ed eclettico artista Andrea Caronia, origini italo egiziane, nato a Roma ma che ha vissuto a lungo in Sicilia, che si inaugura domani ai Cantieri culturali alla Zisa di Palermo.
L'esposizione potrà essere visitata fino al 15 ottobre. X- Ray series sono soggetti che per certi versi richiamano forme e contenuti di natura surrealista. Cio' che le accomuna è certamente l'dea di realizzare soggetti e composizioni ambivalenti, partendo proprio dalle immagini del corpo umano (strutture ossee in particolare), impressionate sulla pellicola.
"Le opere X-Rays di Andrea Caronia - scrive nella sua presentazione il curatore della mostra Giorgio Vulcano - rappresentano una metafora dell'arte come energia attiva e d'infinita possibilità di creazione e interpretazione. La radiografia consente di attraversare un corpo indagando la sua verità scheletrica ma in queste opere si percepisce la volontà di osservare nel profondo e di interpretare il visibile da altri punti di vista. L'artista interviene sulle lastre attraverso il colore, quasi a restituire quella vitalità e quell'interezza inespressa dell'essere umano. Capovolge le lastre per dare loro nuovi significati, anche attraverso la retroilluminazione: propone uno scheletro del mondo visibile e invisibile, protagonista di interazione con la materia e con la luce, per dare un nuovo corpo alle ragioni della propria esistenza".
Ma ciò che colpisce di più, sottolinea il curatore della mostra, oltre ai procedimenti tecnici, sono le ispirazioni poetiche e formali che guidano il tracciato artistico. Ad accompagnare l'iter espositivo una composizione del sound designer Marco Correnti dal titolo Breathe. La traccia, appositamente realizzata per il progetto, genera uno storytelling immersivo ponendo l'attenzione sul valore dei messaggi subliminali di una narrazione audiovisiva.
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