"Mi si dice che la posizione
di Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo è marginale. Però voi non
eravate persone qualsiasi, eravate agenti di polizia giudiziaria
e se vi dicono di interrompere le intercettazioni non lo potete
fare. State commettendo reato. Non dovevate accettare". Lo ha
affermato l'avvocato Fabio Trizzino, legale della famiglia
Borsellino nel processo sul depistaggio delle indagini della
strage di via D'Amelio che si celebra a Caltanissetta,
riferendosi a due dei tre imputati del processo. "A me dispiace
veramente che alla fine dovete pagare voi - ha detto sempre
rivolgendosi ai due imputati - ma avete un atteggiamento
sovrapponibile a certi modi di fare di Cosa Nostra. Dite la
verità. E' un appello che vi faccio. Diteci cosa è successo".
L'avvocato ha poi affrontato la questione relativa ai
magistrati che si occuparono dell'inchiesta. "Mi rendo conto che
è un'affermazione forte e dolorosa ma per quanto riguarda la
dottoressa Palma e Petralia, come indagati di reato connesso, e
il dottor Di Matteo, noi diciamo che 'per quanto loro si possano
credere assolti, riteniamo che siano lo stesso per sempre
coinvolti', e lo dimostrerò nel corso della mia arringa".
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