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Accoltellò guardia giurata, confermati 10 anni a trapper romano

Accoltellò guardia giurata, confermati 10 anni a trapper romano

Elia 17baby condannato in primo grado nel giugno 2023

SASSARI, 06 febbraio 2024, 18:24

Redazione ANSA

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Rissa a Olbia, il fermo del trapper romano in un hotel a Porto Cervo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rissa a Olbia, il fermo del trapper romano in un hotel a Porto Cervo -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Rissa a Olbia, il fermo del trapper romano in un hotel a Porto Cervo - RIPRODUZIONE RISERVATA

La Corte d'appello di Sassari ha confermato la condanna a 10 anni di reclusione per il trapper romano di 27 anni Elia Di Genova, alias Elia 17Baby, riconosciuto colpevole di tentato omicidio per aver accoltellato alla schiena la guardia giurata sassarese Fabio Piu, il 14 agosto 2022 nella spiaggia di Marinella, vicino a Porto Rotondo. I giudici hanno emesso la sentenza dopo circa 2 ore di camera di consiglio. Confermata una provvisionale di 100mila euro alla vittima, tutelata dall'avvocato di parte civile Jacopo Merlin, a titolo di risarcimento del danno. Applicata per l'imputato anche la misura della libertà vigilata per 3 anni. Il 12 giugno 2023 il tribunale di Tempio Pausania aveva condannato il trapper alla stessa pena, 10 anni di reclusione, con rito abbreviato, due anni in più rispetto a quanto aveva chiesto il pm.

Questa mattina la Corte ha ascoltato la richiesta di conferma della condanna di primo grado, formulata dalla pg Roberta Pischedda, cui si è associato l'avvocato di parte civile, Jacopo Merlini. I legali Pietro e Gian Maria Nicotera, difensori dell'imputato, che ha assistito in videoconferenza dal carcere all'udienza, hanno invece chiesto la riqualificazione del reato da tentato omicidio a lesioni personali e una riduzione della pena, contestando le testimonianze risultate decisive durante a Tempio.

L'aggressione era avvenuta al termine di una discussione fra un gruppo di giovani romani, tra cui Elia 17Baby, e gli addetti alla sicurezza di un locale notturno che li avevano allontanati perché troppo molesti. Nella discussione si era intromesso anche Piu, cercando di placare gli animi e convincere il gruppo arrivato dalla capitale ad andare via.

Secondo quanto emerso in primo grado, Piu era stato poi aggredito alle spalle dal gruppo, che lo aveva colpito con calci e pugni anche mentre era a terra. La guardia giurata si era rialzata per affrontare i suoi aggressori ed era stato colpito alla schiena da un fendente inferto da Elia Di Genova. La pugnalata aveva lesionato la colonna vertebrale costringendo in questi anni Piu su una sedia a rotelle e a una lunga e complicata riabilitazione, non ancora conclusa. Dopo la prima sentenza di condanna il trapper aveva sbeffeggiato la vittima sui social con dei post in cui scriveva: "Io ho preso 10 anni e rido, tu piangi. Ti aspetto Jeeg Robot, metti le gomme da pioggia", alludendo all'invalidità della sua vittima. 

PRONTO RICORSO IN CASSAZIONE - Gli avvocati difensori del trapper, Pietro e Gian Maria Nicotera, annunciano il ricorso in Cassazione contro il verdetto d'appello. "Riteniamo la sentenza ingiustamente punitiva non avendo tenuto conto di elementi emergenti dai fatti totalmente contrastanti con la tesi accusatoria- sostengono i due legali - È un processo indiziario e come tale soggetto a opinioni diverse. Purtroppo qui in Sardegna il caso è stato usato sin dall'inizio come un monito per tutti coloro che d'estate affollano l'Isola facendo leva sulla notorietà mediatica di Elia Di Genova".

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