Resta rinchiuso nel
carcere minorile di Bari il 16enne reo confesso dell'omicidio
del 17enne accoltellato a morte lunedì sera in via Lucera a San
Severo. E' quanto disposto dal Gip del Tribunale per i minorenni
di Bari che ha convalidato il fermo. Il gip Patrizia Fama ha
rigettato le richieste difensive di "permanenza in casa"
(equivale agli arresti domiciliari per i maggiorenni) o di
collocamento in una comunità.
Secondo il giudice il minore: "ha dimostrato di essere privo
di autocontrollo e capace di reiterazione di condotte violente
se non sottoposto a idonea misura cautelare".
Lunedì sera la vittima e l'indagato si sono dati appuntamento
per chiarire su alcuni messaggi che il 16enne e la fidanzatina
del 17enne si sarebbero scambiati qualche mese fa sui social. I
due avrebbero litigato. Il 17enne avrebbe sferrato due pugni al
suo "rivale". A quel punto quest'ultimo avrebbe brandito un
coltello - a suo dire - solo per allontanarlo ma lo ha poi
ferito a morte.
Sempre il Gip ha rimarcato che "il minore si è recato a
appuntamento armato; e che c'è assoluta sproporzione tra i colpi
eventualmente inferti dalla vittima" (i due pugni che l'indagato
sostiene di aver ricevuto) "e la condotta" dell'indagato.
Intanto nella giornata di ieri si è svolta l'autopsia sul
cadavere del 17enne che ha confermato che ad ucciderlo e' stata
una sola coltellata al fianco che ha reciso la vena aorta.
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