(ANSA) - BARI, 28 MAR - "Spesso mi viene di pensare che si
può fare poco. Di fronte a mesi di carri armati, bombe, armi da
macello, crimini, uno fa una sinfonia, una poesia. Però poi mi
viene di pensare che se non si facesse sarebbe peggio, e ancora
peggio era quando gli artisti di regime inneggiavano alla
guerra. Una marcia per la pace può fare poco, ma una marcia per
la guerra fa molto molto male". Il compositore premio Oscar
Nicola Piovani, protagonista della seconda giornata del Bif&st,
il Bari international film festival, parla della guerra in
Ucraina rispondendo a una domanda sul ruolo che può avere l'arte
nel far dialogare i popoli. "Ognuno faccia il suo - dice - . Gli
artisti facciano il loro e soprattutto capiscano tutti che
questo non è il momento dei distinguo, del dibattito, quando ci
sono dei criminali che uccidono. Questa non è una guerra, è
un'invasione, allora cominciare a chiamare le cose col loro nome
può fare un po' di chiarezza".
Ieri sera, nel teatro Petruzzelli, Piovani ha ricevuto il premio
Ennio Morricone per le musiche del film "I fratelli De Filippo"
di Sergio Rubini. "Un'emozione indescrivibile - commenta - per
uno che fa questo lavoro, la musica per il cinema, e riceve un
premio intitolato a Ennio Morricone, cioè al numero 1. Tre anni
fa poi eravamo qui con lui a festeggiarlo e questo sovraccarica
l'emozione".
Parlando del film, Piovani spiega che "sia Sergio che io abbiamo
un grande amore per quel repertorio, il teatro tradizionale
napoletano. C'è qualcosa di eroico in quelli come Eduardo,
Titina e Peppino che hanno difeso fortemente la vitalità
dell'arte teatrale, negli anni in cui il cinema stava mettendo
in ginocchio i teatri. Loro hanno tenuto accesa questa
fiammella, che era la fiaccola di Molière, di Goldoni, di
Aristofane, di Shakespeare, e questo è un aspetto non secondario
dell'amore che noi dobbiamo avere per la storia che viene
raccontata in questo film: la storia di tre bambini che
diventano il respiro del teatro italiano".
Racconta la sua lunga carriera al fianco di grandi registi, come
Fellini, Nanni Moretti, Roberto Benigni. "Ai grandi artisti tu
dai qualcosa con la musica - spiega - ma è sempre meno di quello
che ti danno loro. Da queste persone io ho più preso che dato".
Qualche regista con cui le piacerebbe lavorare? "Tantissimi -
risponde - . Woody Allen, ma che non ha bisogno di musicisti
perché fa i film con i dischi". (ANSA).
Piovani a Bif&st,sinfonie possono poco per pace ma peggio tacere
Premio Morricone al compositore per 'I fratelli De Filippo'
