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Airaudo, 'Piemonte si candidi a ospitare altri produttori auto'

Airaudo, 'Piemonte si candidi a ospitare altri produttori auto'

'La cassa integrazione aumenta, gli incentivi non bastano'

TORINO, 23 aprile 2024, 14:36

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Se è vero che ci sono più produttori di auto elettrica disponibili a venire in Italia, il Piemonte si deve candidare a ospitarne qualcuna. Gli incentivi non risolvono i problemi, la cassa integrazione aumenterà sempre di più".
    Lo ha detto Giorgio Airaudo, segretario generale della Cgil Piemonte che ha presentato i dati sull'andamento della cassa integrazione in Piemonte.
    "In Piemonte ci sono molti siti disponibili, non solo quello dell'ex Bertone di cui vorremmo sapere se è stato venduto da Stellantis o ritirato dalla vendita, ma anche l'ex Pininfarina di Grugliasco, di San Giorgio e di Bairo Canavese. Possiamo offrire molti spazi, la politica dovrebbe renderli disponibili", ha spiegato Airaudo. "Visto che in Piemonte si vota, la politica farebbe bene a non dimenticare il lavoro e a dare delle risposte anche su questi temi nella campagna elettorale piemontese. Serve una risposta perché noi rischiamo davvero di perdere ciò che ci resta del sistema industriale e impoverire il Paese".
    I dati della Cgil rivelano l'aumento del 48% della cassa integrazione tra il 2019 e il 2023 in sette province su otto.
    L'aumento non riguarda solo il settore manifatturiero (+624 Alessandria, +232 Cuneo), ma anche quello della logistica, con aumenti esponenziali ad Asti (da 247 ore nel 2019 a 20.720 nel 2023) e nella provincia di Torino (da 43.557 nel 2019 a 634.403 nel 2023). Anche nel settore di punta della provincia di Cuneo, l'agroalimentare, la cassa integrazione ordinaria è risultata in forte aumento, con 56.016 ore autorizzate in più. Dai primi dati disponibili per il 2024, per ora gennaio e febbraio, confrontati con i dati dello stesso periodo del 2023, emerge un aumento in tutte le province tranne a Cuneo. "La nostra regione scivola nella cassa integrazione. Quando il governo dice che c'è una ripresa occupazionale questa non riguarda il Piemonte, uno dei nuovi sud dell'Europa. Torino aveva una certa stabilità nei primi due mesi dell'anno ma poi è peggiorato tutto: la causa è da ricercare nella crisi dell'automotive ma si ferma anche la logistica", ha sottolineato Airaudo.
   

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