(ANSA) - TORINO, 13 GIU - Giovedì 16 giugno, alle 18.30 in
piazza Bottesini a Torino, inaugura il secondo appuntamento di
Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto, il progetto ideato
da Alessandro Bulgini e curato, per questa edizione dedicata
all'arte islandese, dall'artista Jòn Gnarr. A sollecitare i
passanti di piazza Bottesini in Barriera di Milano sarà l'opera
Smartphone Sovereignty (2022) dell'enfant terrible della scena
artistica islandese Snorri Ásmundsson. Classe 1966, attivista
dell'arte, l'artista tratta spesso argomenti che includono tabù
sociali come politica, sesso e religione. L'opera è stata
realizzata in occasione del 100/o anniversario dell'indipendenza
del Regno d'Islanda. La fotografia è scattata a Los Angeles
unicamente con soggetti islandesi che risiedono nella metropoli
e che guardano il loro smartphone sullo sfondo della famosa
scritta che richiama al grande cinema made in Usa. "Quando ho
realizzato questo scatto - spiega l'artista - volevo riflettere
sul senso di indipendenza. Non credo che possiamo definirci
indipendenti perché siamo dipendenti, in primis, da questo
strumento, che diventa quasi una nostra propaggine. Da questo
strumento veniamo manipolati come consumatori, riceviamo
pubblicità in base alle ricerche che facciamo. Inoltre,
ambientare la fotografia a Hollywood per me ha significato
molto: quando l'Islanda si è resa indipendente, la cultura
americana l'ha fatta da padrone"
Il progetto artistico di Opera Viva, il Manifesto ha
portato, dal 2015, in Barriera di Milano a Torino più di 40
artisti, italiani e stranieri, interpreti dello spazio pubblico
di 6x3 metri in piazza Bottesini. (ANSA).
Opera Viva Barriera Milano, manifesto Smartphone Sovereignty
Dell'artista islandese Snorri Ásmundsso, giovedì inaugurazione
