"La notte del derby sono tornato a
casa bagnato (pioveva a dirotto) e mi sono messo al pc. Dovevo
fare qualcosa per la mia Inter. Ho scritto alcuni capitoli di
questo instant book. Altri li avevo nel cassetto". Così Luigi
Furini, 70 anni, giornalista pavese conosciuto e apprezzato per
aver lavorato a lungo in giornali locali, dalla catena di
«Diario» ai quotidiani del Gruppo Espresso, opinionista
televisivo, tifoso interista sin da bambino, presenta "Minchia
che Inter! Dal 1908 a Lautaro, storie di calciatori che ci hanno
fatto vincere e sognare" (Univers Edizioni), un instant book
realizzato a tempo di record a pochi giorni dal ventesimo
scudetto nerazzurro con la conquista della seconda stella.
"Noi, che SartiBurgnichFacchettiBedinGuarneriPicchi l'abbiamo
imparata quando andavamo alle elementari - racconta Furini -. E
non l'abbiamo mai dimenticata. Noi, che avevamo il poster di
Mazzola attaccato nella nostra cameretta. Noi, che abbiamo visto
tutte le Coppe Campioni dell'Inter, a cominciare da quella di
Vienna (1964) contro il Real Madrid. Se vado avanti con i
ricordi, mi viene da piangere. Però un po' di storia bisogna
raccontarla di questa Inter che ha vinto per distacco il
ventesimo scudetto, battendo il Milan a casa sua".
Nel libro c'è anche "la storia della rimonta contro il
Liverpool (3-0 a San Siro dopo la sconfitta dell'andata) quando
Peirò ruba la palla al portiere. (...) C'è il derby
dell'austerity, quando allo stadio si andava a piedi o in tram,
perché il governo aveva ordinato le domeniche senza auto (c'era
da risparmiare sulla benzina). Quel derby l'abbiamo vinto 2-1
con un gol di Boninsegna dopo nemmeno un minuto di gioco. (...)
E la 'partita della lattina', con l'Inter battuta 7-1 dal
Borussia, ma che viene annullata e rigiocata (abbiamo poi
mandato a casa i tedeschi). (...) Da quegli anni all'Inter di
Inzaghi. Nuovi schemi, velocità, pressing alto. Il calcio è
cambiato, il nerazzurro resta".
"Minchia che Inter!" potrà essere ordinato online da sabato
27 aprile.
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