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Calcio: insulto razzista e squadra se ne va, sconfitta e ammenda

Calcio: insulto razzista e squadra se ne va, sconfitta e ammenda

E' successo ai giocatori dell'Arcellasco nel campionato Under 18

MILANO, 04 maggio 2022, 11:25

Redazione ANSA

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Si è conclusa con una sconfitta a tavolino, un'ammenda (80 euro) e un punto di penalizzazione in classifica inflitti dal giudice sportivo all'Arcellasco, la cui squadra Under 18 - che partecipa al campionato regionale - aveva anzitempo abbandonato il campo nella partita casalingo contro il Bresso, dopo un insulto razzista a un proprio calciatore.
    I giocatori della frazione di Erba (Como) avevano deciso di non proseguire per via di un insulto a sfondo razziale da parte di un calciatore del Bresso nei confronti di uno di loro. Il giocatore del Bresso era stato espulso (alla squadra è stata poi inflitta una squalifica di 11 giornate), ma i ragazzi dell'Arcellasco, appoggiati nella decisione dalla propria dirigenza, avevano detto stop stop sul 2-1 per il Bresso.
    L'Arcellasco, sui propri social, scrive: "Basiti da questa sentenza del giudice sportivo. Alla luce del comunicato, siamo ancora più fieri e orgogliosi della scelta dei nostri ragazzi.
    Sapevamo che saremmo andati incontro a una sconfitta per 3-0, queste sono le regole (discutibili, ma queste sono). E lo accettiamo. Si parla di inclusione, lotta al razzismo, rispetto e poi La scelta legittima e coraggiosa di un gruppo di ragazzi viene anche punita con multa e un punto di penalizzazione. È forse giunto il momento di smetterla di predicare in un modo e agire in un altro". "Pur ritenendo la scelta della società Arcellasco di non continuare la partita, frutto di un episodio deprecabile ed estremamente negativo, tuttavia ai fini della presente decisione non si può prescindere dalla disposizione su indicata", ovvero l'obbligo, come da regolamento, di proseguire la partita, è scritto nelle motivazioni del giudice.
   

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