L'occupazione aumenta ma diminuisce il tempo complessivo dedicato al lavoro e di conseguenza le retribuzioni. Lo dice la Cgil. "L'occupazione aumenta ma è ben lontana dai livelli pre crisi perchè gli occupati nel 2010 erano ben 622.000, 15.000 in più rispetto ad oggi e l'esercito di chi rientra nel computo degli occupati, ma che di fatto o non lavora o lavora poco (cassintegrati, part-time e soprattutto voucher) è di oltre 100 mila unità" hanno affermato il segretario Federico Vesigna e il responsabile dell'ufficio economico Marco De Silva.
"Identico discorso vale per le ore autorizzate di integrazione salariali (ordinarie, straordinarie ed in deroga) che, pur calando nel primo semestre di quest'anno del 26,4% sul 2014, restano sempre ad un livello doppio rispetto al 2008" A preoccupare il sindacato è il "fenomeno vaucher": "oltre 30.000 persone (il doppio dell'anno precedente), hanno svolto nel 2014 attività lavorative cosiddette occasionali e accessorie per le quali sono state compensate non con una retribuzione ma con i buoni lavoro". "L'uso dei vaucher, nato nel settore agricolo, è esploso ora nel terziario e sta invadendo anche l' industria, aree dove c'è ancora il lavoro 'buono', quello contrattualizzato".
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