Una protesta itinerante è stata promossa oggi a Trieste contro la riorganizzazione dei consultori familiari che, di fatto, porterà alla chiusura di due sedi cittadine su quattro.
Il primo appuntamento si è tenuto nel quartiere di Roiano, dove si trova una delle due strutture che resteranno operative.
I manifestanti si sono quindi spostati a San Giovanni, rione in cui la sede è destinata a chiudere, e nell'abitato di Valmaura, dove invece resterà aperta. La mobilitazione si è conclusa davanti al consultorio del quartiere di San Giacomo, il più popoloso della città, anche questo destinato a cessare l'attività.
I manifestanti hanno esposto striscioni con su scritto "no chiusura consultori", accompagnando la protesta con cori e slogan. Appesi anche cartelli per spiegare le attività considerate fondamentali all'interno dei vari ambulatori. I partecipanti si sono raccolti sul marciapiede antistante la struttura e lungo la strada, con qualche rallentamento per il traffico.
Il Comitato di partecipazione per i consultori familiari di Trieste ha spiegato che "a Trieste i consultori sono quattro, uno ogni 50mila abitanti. L'azienda sanitaria universitaria giuliano isontina, d'accordo con la Regione, vuole ridurli a due, uno ogni 100mila abitanti. Così viene a mancare un servizio prezioso per tantissime persone". Il comitato ha anche avviato una petizione online, che finora conta su circa 6mila firme.
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