(ANSA) - TRIESTE, 08 MAR - Nel periodo di lockdown e
restrizioni Covid nel territorio di Trieste "c'era stata
un'impennata" di casi di violenza sulle donne, "perché si era
costretti a vivere nelle stesse abitazioni. Adesso si registra
un decremento, ma è un numero che comunque un po' ci preoccupa".
Lo ha affermato il questore di Trieste, Pietro Ostuni, a margine
della presentazione dell'iniziativa nazionale #sicurezzavera,
che mira a trasformare i pubblici esercizi in presidi di
legalità.
L'accordo tra Fipe-Confcommercio e Polizia, a cui ora
aderisce anche Trieste, consente al mondo dei bar, ristoranti e
locali notturni di fare la propria parte nel contrasto alla
violenza di genere. Il progetto prevede una formazione ad hoc
del personale e la possibilità per i locali di avere un canale
preferenziale all'interno dell'app YouPol - tradotta in sloveno,
croato, serbo, arabo e portoghese e da oggi anche in ucraino -
per segnalare eventuali casi sospetti.
L'analisi dei reati "spia" della violenza di genere - informa
la Questura - rilevati da tutte le Forze di polizia a livello
provinciale evidenzia che nel 2022 a Trieste sono stati
denunciati 126 casi di maltrattamenti in famiglia, 55 di
stalking e 28 violenze sessuali. Rimane dunque "alta
l'attenzione di tutti gli attori istituzionali".
"La Questura - ha aggiunto Ostuni - rinnova la sua vicinanza
alle vittime di violenza di genere, ponendo a loro disposizione
gli strumenti di prevenzione di esclusiva competenza
dell'Autorità di Pubblica Sicurezza, ma soprattutto offrendo
accoglienza, ascolto, informazione e sostegno alle donne in
difficoltà. Grazie alla rete della Fipe-Confcommercio, avremo la
possibilità di intensificare la nostra attività di
sensibilizzazione, con un effetto moltiplicatore in grado di
apportare concreto beneficio alla comunità ed elevare gli
standard di sicurezza del territorio". In collaborazione con il
Comune nei locali della città saranno esposti roll up con il
logo della campagna. (ANSA).