La primavera della stagione
espositiva a Bologna si apre al pubblico dal 21 marzo con la
rassegna diffusa 'La pittura a Bologna nel lungo Ottocento/1796
- 1915', dedicata alla pittura felsinea dall'età napoleonica
all'inizio della Grande Guerra, promossa dal Settore Musei
Civici con il coordinamento del Museo civico del Risorgimento.
Per ampiezza del percorso delineato, numero delle opere esposte
e varietà di soggetti e luoghi coinvolti, è la più ampia
ricognizione monografica mai organizzata per presentare le
origini e le evoluzioni della modernità artistica in ambito
bolognese, e in particolare della produzione pittorica la cui
presenza è dominante nella cultura figurativa del "lungo
Ottocento". Sono oltre 500 le opere, circa un centinaio mai
esposte in precedenza, provenienti dai depositi di istituzioni
museali pubbliche e da collezioni private, di 72 artisti
appartenenti a generazioni differenti, visibili fino al 30
giugno in 18 sedi tra Bologna, Crespellano e San Giovanni in
Persiceto, che spaziano dal disegno al dipinto su tela e tavola,
toccando tutti i soggetti dell'arte: paesaggi, ritratti,
soggetti storici, pale d'altare, vedute urbane.
Partendo dallo spoglio della collezione di tre album
fotografici che documentano la produzione artistica e
architettonica a Bologna nella seconda metà del XIX secolo,
l'iniziativa ha l'obiettivo di tracciare una visione complessiva
su questa stagione rinnovatrice delle arti attraverso gli studi
più aggiornati, le scoperte recenti e le ricostruzioni
biografiche acquisite negli ultimi anni. La mostra è
un'opportunità rara per vedere rappresentato l'inquieto
alternarsi di nuovi stili e ricerche - dal Neoclassicismo
accademico al movimento romantico, passando per le tendenze
naturalistiche del Purismo e del Realismo, l'Eclettismo
storicista fino alle sperimentazioni dei Simbolisti e dei
Divisionisti - nel periodo storico in cui, dopo la fine del
dominio pontificio e l'adesione al Regno d'Italia, Bologna è
attraversata da profondi mutamenti politici, sociali e culturali
che conducono la città alle soglie dell'epoca contemporanea.
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