Ascoltare i viticoltori e i loro
bisogni di innovazione in vigna, in cantina e nel marketing;
ricercare le più promettenti soluzioni tecnologiche con cui
rispondere alle necessità pratiche e supportare i produttori
nell'adottarle efficacemente sul campo. Sono questi i principi
cardine di Terra&Tech, il primo programma nazionale di Open
Innovation rivolto al settore vitivinicolo del Paese, che nei
prossimi mesi si articolerà in una serie di attività a stretto
contatto con la filiera produttiva del vino per catalizzare
nuovi incontri fruttuosi tra la tradizione enoica e
l'innovazione tecnologica.
L'iniziativa è organizzata e promossa da Filiera Futura,
associazione che lavora in tutta Italia per innovare e
valorizzare il settore agroalimentare a cui aderiscono
fondazioni di origine bancaria, atenei e enti di categoria, e da
I3P, l'Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di
Torino, che supporta la nascita e lo sviluppo di startup
innovative con elevata intensità tecnologica e potenzialità di
crescita anche attraverso progetti di Open Innovation.
Il primo obiettivo di Terra&Tech è quello di individuare le
esigenze presenti nel mondo vitivinicolo, confrontandosi
direttamente con gli attori principali della filiera.
"Per l'Incubatore del Politecnico di Torino è un vero piacere
collaborare con Filiera Futura per realizzare questo nuovo
progetto nel campo dell'Open Innovation", commenta Giuseppe
Scellato, presidente di I3P. "Il ruolo del nostro incubatore è
quello di creare un ponte tra il mondo delle startup innovative
e il comparto nazionale del vino, favorendo il trasferimento
delle tecnologie più all'avanguardia e la loro sperimentazione
concreta sul campo"
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