Dalla colomba alla crescia, dal
casatiello alla cuzzupa fino alle torte salate: il lievito è
protagonista anche a Pasqua, come sottolinea il Gruppo Lievito
da zuccheri di Asstol, l'Associazione Italiana dell'industria
olearia aderente a Federalimentare e Confindustria. "Pasqua può
considerarsi la festa del lievito - dichiara Paolo Grechi,
presidente degli imprenditori di settore - perché il prezioso
cubetto è alla base di tantissime ricette della nostra cultura
alimentare".
Il lievito per la panificazione, chiamato anche lievito di
birra (Saccharomyces cerevisiae), è un microrganismo vivente,
che prende vita da un sottoprodotto di origine agricola, il
melasso da zucchero. Il suo processo di produzione è tutto
naturale e le aziende hanno il compito di creare e mantenere le
condizioni più favorevoli affinché si riproduca in presenza di
ossigeno. Per questa ragione i suoi produttori sono soliti dire
che il lievito "si coltiva, non si fa". A ricordarlo sui social
media della campagna Welovelievito, è anche l'ambassador Fulvio
Marino. Il noto panificatore ha proposto la sua interpretazione
della ciambella salata di Pasqua, preparazione a base di
formaggio che si accompagna a salumi o verdure, ottima anche per
il classico picnic di Pasquetta. Trattandosi di un prodotto
vivo, però, anche il suo impiego in casa deve seguire regole ben
precise, perchè la sua shelf life non supera il mese e, per
questa ragione, si conserva a bassa temperatura, sui 6 gradi.
Bene quindi porre il panetto in frigorifero, e non nel
congelatore, in quanto, una volta scongelato, esso perderebbe la
sua forza lievitante originaria. Una volta estratto va
sbriciolato in una ciotola contenente acqua tiepida, per poi
impastarlo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA