"Premi più alti per allevamenti e
benessere animale, il passaggio tra le due programmazioni
europee sarà più morbido per le aziende. Lo afferma Coldiretti
Marche che esprime soddisfazione: "In Regione è passata la
nostra linea".
"Il rischio - spiega il direttore di Coldiretti Marche
Alberto Frau - era che la sovrapposizione temporale degli
impegni potesse influire molto sulla diminuzione di liquidità
delle imprese e così ci siamo mossi come sempre in anticipo per
dare un'alternativa fattibile alla Regione che, difatti, ha
recepito subito queste indicazioni".
La nuova programmazione avrà effetto su tutti i bandi, tranne
il biologico che manterrà le vecchie regole ancora per un anno,
a partire dal 2025 - spiega una nota dell'organizzazione -. Sono
stati aumentati i massimali da 11.250 a circa 13mila euro
dell'indennità compensativa per gli allevatori, mentre il
massimale di impegno per il benessere animale è raddoppiato da
100 a 200 capi.
Tra le novità Coldiretti segnala l'aumento per le misure
inerenti gli allevamenti ovini e per il cavallo del Catria,
inserito finalmente nelle misure dedicate al benessere animale.
L'obiettivo di queste contromosse è quello di fronteggiare la
perdurante crisi del settore zootecnico, tra quelli più toccati
dalle crisi internazionali che stanno infiammando l'Est Europeo,
il Medio Oriente e il Mar Rosso "che stanno comportando un
ulteriore innalzamento dei costi di produzione e una
concomitante riduzione dei prezzi dei cereali".
Nelle Marche si contano circa 15mila allevamenti con quasi
54mila capi tra bovini, ovocaprini, suini e cavalli. Negli
ultimi anni gli allevamenti si sono quasi dimezzati come numero
mentre il numero dei capi, pur in calo, ha registrato un trend
più morbido. Uno scenario che indica che le aziende più
strutturate sono riuscite a rimanere attive e ad ampliarsi.
Resta comunque alto l'impegno di Coldiretti Marche che il mese
scorso ha ottenuto il ripristino del contributo per l'acquisto
di riproduttori di razze autoctone come, ad esempio, la
Marchigiana.
"Abbiamo inoltre sostenuto - concludono da Coldiretti - la
nascita dell'Associazione Allevatori Marche Umbria che ha
ripristinato l'assistenza tecnica zootecnica, spinto e ottenuto
anche altri interventi come i contributi covid per il settore,
l'1,35 milioni di euro per i mattatoi marchigiani, la conferma
di misure del Psr a sostegno del settore e il 100% di contributo
per realizzare recinzioni e prevenire gli attacchi da lupo e
l'incremento dei risarcimenti in caso di predazione. Si puo'
dire a gran voce che Coldiretti ancora una volta sta salvando la
zootecnia marchigiana".
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