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==Onorati (Ari), 'non si pensi solo a grandi imprese agricole'

==Onorati (Ari), 'non si pensi solo a grandi imprese agricole'

'Noi piccoli andremmo più sostenuti dall'Ue'

ROMA, 09 febbraio 2024, 09:16

Redazione ANSA

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"Noi chiediamo di fermare la corsa all'ingrandimento continuo delle aziende: è vero che le economie di scala possono essere positive, ma se si incoraggiano e si finanziano solo i grandi, i giovani non possono entrare nel mercato. La Pac dovrebbe sostenere maggiormente gli agricoltori che non vogliono ingrandirsi". Lo afferma a Repubblica Antonio Onorati dell'Associazione Rurale Italiana (Ari).
    "Il 52,85% degli agricoltori Ue prende tra 0 e 1250 euro - aggiunge - Lo 0,01% delle aziende (sono quelle di grandi dimensioni) riceve il 12,25% dei fondi, oltre 500 mila euro a testa. Le risorse andrebbero distribuite invece anche tenendo conto del lavoro e del modello sostenibile. Noi vorremmo che aumentasse il numero delle aziende contadine, e infatti rivendichiamo il diritto alla terra, che adesso ha costi esorbitanti, che pochi possono permettersi".
    "In Europa ci sono due agricolture - dice ancora Onorati - una piccola, che vive essenzialmente di lavoro, e che per sopravvivere ha dovuto affrontare un continuo ammodernamento, puntando sul biologico e sul dialogo città-campagna. E un pugno di grandi aziende che praticano l'agricoltura industriale e sono principalmente orientate all'esportazione, e per competere hanno bisogno dei pesticidi, della chimica, degli Ogm".
    "Noi non stiamo difendendo l'autarchia - conclude - ma riteniamo che ogni Paese debba avere la possibilità di scegliere cosa produrre, e cosa mangiare, con sistemi di etichettatura che funzionino. Aprire in modo incondizionato il mercato europeo al commercio globale significa legarci mani e piedi a meccanismi che non siamo in grado di controllare".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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