Pastori e agricoltori davanti al
porto di Cagliari con i trattori per protestare contro le
politiche dell'Unione europea sulle produzioni nelle campagne
sarde. "Volevamo manifestare da tempo - ha spiegato all'ANSA
Alessio Pilia, agricoltore - ma la protesta degli amici francesi
ci ha convinto a fare sentire la nostra". Protesta dura e lunga:
"Staremo qui almeno per cinque giorni - annuncia - sino a quando
non avremo qualche segnale positivo".
Il mondo delle campagne chiede che le politiche dell'Unione
europea dettino regole armonizzate con le esigenze dei
coltivatori e allevatori sardi. Per il momento davanti
all'ingresso del porto ci sono una trentina di mezzi agricoli e
circa 300 persone, ma si attendono ancora altri manifestanti.
Molti appartengono al Movimento pastori sardi e a un comitato
denominato "Riscatto agricolo".
Attualmente non è stato attuato alcun blocco di merci e mezzi
all'ingresso dell'Ufficio delle dogane ma la situazione di
potrebbe cambiare nelle prossime ore con l'arrivo di rinforzi
dall'entroterra. Un trattore espone un cartello con la scritta
"Ridateci il nostro futuro". Un altro mezzo agricolo porta una
bara e un altro un necrologio per rappresentare la morte
dell'agricoltura in Sardegna.
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