Scoppia la bufera, in
Brasile, sull'Esame nazionale di istruzione secondaria (Enem),
la prova di ammissione all'università: per il Fronte
parlamentare agricolo (Fpa), tre domande sottoposte agli
studenti esprimerebbero pregiudizi sull'industria agricola, uno
dei settori che più contribuiscono al pil verdeoro.
Nel mirino ci sono in particolare i quesiti 70 (dove la
deforestazione dell'Amazzonia sarebbe associata all'avanzamento
della coltivazione della soia), 71 (corsa allo spazio finanziata
dai miliardari) e 89 (in cui si accenna al sovrasfruttamento dei
lavoratori e ai danni causati dall'uso di pesticidi).
In una nota, Fpa ha sollecitato il loro annullamento e chiesto
spiegazioni all'esecutivo del presidente progressista Luiz
Inacio Lula da Silva, sostenendo che le domande sono "mal
formulate e di stampo ideologico, senza criteri scientifici o
accademici".
Da parte sua, l'ente governativo incaricato della
preparazione del test (Inep) ha affermato che le domande sono
formulate da "docenti indipendenti selezionati mediante avviso
pubblico".
Non è la prima volta che l'esame è al centro di polemiche:
nel 2021, l'allora presidente di destra, Jair Bolsonaro, aveva
accusato la prova universitaria di essere "troppo spostata a
sinistra".
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