"Ogni anno nel mondo si consumano 2
milioni di tonnellate di pesticidi e fitofarmaci in agricoltura,
una quantità enorme che crea problemi di salute ai coltivatori
ma anche a noi consumatori. Stiamo facendo studi sull'effetto
Ormesi, una reazione biologica della pianta, stressata da agenti
esterni, che reagisce producendo delle sostanze che l'aiutano a
resistere agli attacchi esterni". Lo racconta al Messaggero il
fisico Paolo Di Lazzaro, del Laboratorio Enea di Applicazioni
dei plasmi ed esperimenti interdisciplinari.
"Stiamo sollecitando questo effetto con la luce ultravioletta
- spiega - che crea uno stress a cui la pianta reagisce con la
produzione di particolari metaboliti, che per analogia e
semplicità potremmo definire anticorpi. In laboratorio abbiamo
realizzato delle matrici di led, che emettono l'ultravioletto in
modo costante nel tempo, permettendo così di impostare la dose
giusta che abbiamo calcolato in 11 secondi". I test sono
avvenuti su basilico, mele e limoni. "Le piantine di basilico
inoculate e non irraggiate, nel giro di un paio di settimane
sono tutte morte, mentre quelle irraggiate e poi infettate solo
nel 30% dei casi hanno presentato alcuni segni della patologia,
ma il 70% ha resistito per 40 giorni. Nel caso di mele e limoni
invece, in pochi giorni si sono ammalati, mentre quelli
sottoposti alla luce ultravioletta hanno resistito senza l'uso
della chimica".
"Stiamo pensando a droni - spiega ancora - che sorvolerebbero
la porzione di piante da irraggiare per 11 secondi e poi si
sposterebbero alla successiva. L'altra soluzione, invece, è
usare dei trattori con due grosse ali riempite di led". Potrebbe
eliminare del tutto l'impiego di pesticidi? "No, una riduzione
certamente, che è quello che chiede la Comunità Europea, per cui
sarà un sistema misto ma riduciamo del 50% l'uso di chimica
sulle piante".
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