"Un Paese che va a Nutella e
Parmigiano non può fermarsi, e la quota di export a 52 miliardi
deve crescere. Se in Europa la battaglia l'abbiamo vinta, basti
pensare che il consumo pro capite di food & wine italiani in
Danimarca è pari a 130 euro, dobbiamo guardare al mondo e
portare sempre più asiatici e americani a guardare come
produciamo le eccellenze del nostro agroalimentare. Compito
prioritario per Cibus 2024". Lo ha detto l'Ad di Fiere di Parma
Antonio Cellie, in occasione della presentazione della 22/a
edizione di Cibus, in programma a Parma dal 7 al 10 maggio,
nella prestigiosa sala Cavour presso il ministero
dell'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste.
"In Italia - ha sottolineato Cellie - si mangia bene e si
produce bene, e dobbiamo raccontarlo e farlo vedere agli
operatori di quei mercati ancora da conquistare. Negli Usa il
consumo pro capite di cibo e vino italiani è di circa 20 euro,
in Canada 36 euro, in Giappone 8 euro, in Cina meno di un euro a
testa. Noi italiani - ha affermato - siamo antropologicamente
diversi dagli altri imprenditori di settore: durante il Covid
non abbiamo smesso di fare consegne, contrariamente ai francesi,
ad esempio. Così abbiamo dimostrato di essere fornitori
affidabili, e questo ci permette di registrare incrementi nelle
vendite all'estero che quest'anno solo per la pasta superano il
13%. Un risultato notevole nonostante l'atteggiamento
ipernormativo dell'Europa che rischia di frenare la nostra
competitività".
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