L'aumento record dei listini spetta
ai cachi con il 30%, ma è tutto il paniere di autunno di frutta
e verdura a subire un'impennata in media del 20%. A pesare sono
la crescita senza sosta dei costi di produzione registrato
nell'ultimo anno, come anche quelli del packaging. Con le
temperature più basse torna la voglia di castagne, mele e pere
passando dai melograni e dalle prime clementine e poi di zucche
e cavolfiori, tutti prodotti che sono sotto la lente di
ingrandimento della Borsa della Spesa di questa settimana,
realizzata da Bmti, Borsa merci telematica italiana, in
collaborazione con Italmercati e Unioncamere. Grazie al freddo,
aumenta la dolcezza e la qualità della frutta, come i cachi
sempre più gettonati, insieme alle clementine. Cresce anche il
consumo di castagne nonostante i rincari del 15%. Bene le mele
con prezzi che vanno da 1,50 a 1,70 euro/Kg, ma non le pere dove
le gelate primaverili in Emilia-Romagna, tagliano la produzione,
hanno fatto lievitare i prezzi delle pere Abate che vanno da
2,50 a 3 euro/Kg. Prezzi in aumento anche per gli ortaggi di
stagione, come il cavolfiore bianco che segna +25% rispetto al
2022. Se finora non sono stati riscontrati particolari problemi
legati al maltempo, bisogna capire quali strascichi lasceranno
le forti piogge di questi giorni.
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