/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Spam ha 40 anni, 56% mail è spazzatura

Spam ha 40 anni, 56% mail è spazzatura

Il primo messaggio indesiderato fu inviato il 3 maggio 1978

ROMA, 04 maggio 2018, 12:30

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Compie 40 anni lo spam, cioè l'invio simultaneo e massivo di una mail ad un numero elevato di persone per scopo commerciale. Il primo messaggio di posta indesiderata è partito il 3 maggio 1978 all'indirizzo di poco meno di 400 persone. Oggi le mail spazzatura non risparmiano alcun internauta: rappresentano oltre la metà (56%) dei miliardi di messaggi di posta elettronica inviati nel mondo, e si estendono anche a chat e social.

L'invenzione dello spam si deve a Gary Thuerk, responsabile marketing di una società informatica, la Digital Equipment Corporation (Dec). Sfruttando la rete Arpanet (progenitrice della rete Internet) e le competenze di un ingegnere dell'azienda, decise di inviare uno stesso messaggio a tutti e 393 gli indirizzi mail esistenti sulla costa occidentale degli Stati Uniti. Lo scopo era pubblicizzare una dimostrazione di materiale informatico.

Il termine "spam" deriva invece da uno sketch dei Monty Python in onda ne 1970 sulla Bbc, in cui una cameriera insistente propone agli avventori di un locale una serie di piatti a base di Spam, carne in scatola prodotta dall'americana Hormel Foods e molto presente nel Regno Unito nell'immediato secondo dopoguerra.

Da quel primo invio del 1978, lo spam ha fatto molta strada e oggi affligge ogni casella di posta elettronica, dove pure non mancano i filtri per risparmiare agli utenti almeno una parte dei messaggi indesiderati. Dai farmaci miracolosi ai progetti finanziari più inverosimili, fino ai tentativi di truffa in cui le mail sembrano inviate dalla nostra banca, lo spam è una strada sempre molto battuta da cybercriminali.

Secondo la società di sicurezza informatica Kaspersky, nel 2017 le mail spazzatura hanno costituito il 56,63% di tutti i messaggi di posta circolati a livello globale. Per le loro campagne di spam, i criminali sfruttano i temi d'attualità: l'anno scorso hanno usato riferimenti agli uragani Harvey e Irma, al terremoto in Messico, a Fifa 2018 e al bitcoin.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza