Le gestanti che prendono fermenti,
probiotici potrebbero ridurre il rischio di pressione alta in
gravidanza (pre-eclampsia o gestosi, caratterizzata anche da
sintomi quali edema e ipertensione) e di parto prematuro.
Lo suggerisce un maxi studio pubblicato sulla rivista BMJ
Open da Mahsa Nordqvist, della università Sahlgrenska a
Gothenburg, in Svezia.
Già in passato alcuni studi avevano messo in relazione l'uso
di probiotici in gravidanza con una sorta di protezione dal
rischio di gestosi.
In questo studio ('osservazionale') si è lavorato su
un'ingente quantità di dati relativi a 70.000 gestanti coinvolte
nel progetto di ricerca 'Norwegian Mother and Child Cohort
Study' (MoBa). In diversi momenti della gravidanza le gestanti
hanno compilato numerosi questionari su stili di vita e
alimentazione, riferendo anche il consumo di bevande e latticini
con probiotici. Nel corso dello studio sono stati
diagnosticati diversi casi di gestosi e sono stati registrati
tutti i casi di parto prematuro. Confrontando il consumo di
probiotici in diverse fasi della gravidanza con queste due gravi
complicanze, è emerso che le donne che nell'ultima fase della
gravidanza consumano probiotici sembrerebbero avere un rischio
ridotto del 20% di gestosi. Le donne che consumano probiotici a
inizio gravidanza sembrano avere un rischio ridotto dell'11% di
parto prematuro.
Trattandosi di uno studio di osservazione non è possibile
stabilire l'esistenza di una relazione di causa ed effetto tra
consumo di probiotici e ridotto rischio di gestione e parto
prematuro; nuovi studi allestiti ad hoc per valutare gli effetti
dei probiotici potrebbero in futuro orientare verso il consumo
di questi prodotti in gravidanza.
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