L'Associazione nazionale tutela utenti della strada Altvelox ha depositato oggi una denuncia querela nei confronti del sindaco di Treviso, Mario Conte, del prefetto dello stesso capoluogo, Angelo Sidoti, dell'assessore alla mobilità, Andrea De Checchi, e del comandante della Polizia locale, Andrea Gallo, per i reati di rifiuto d'atti d'ufficio, frode processuale, falsità materiale e ideologica e truffa in seguito all'utilizzo di apparecchi autovelox e telelaser ritenuti privi di omologazione.
"Ove accertata e confermata tale situazione di denunciata grave carenza di intervento operativo in violazione di legge - si legge in una nota di Altvelox - ne conseguirebbe annosa, reiterata e quotidiana ingiusta lesione, da parte degli enti preposti, dei diritti dei consumatori e degli utenti della strada pur costituzionalmente e normativamente garantiti con indebita richiesta e riscossione di somme non dovute ed erogazione di pene accessorie del tutto ingiustificate".
Conte e Sidoti sono stati querelati anche per diffamazione aggravata in merito ad alcune dichiarazioni rese alla stampa ritenute dall'associazione denunciante lesive nei suoi confronti.
"Io sto dalla parte delle Associazioni delle Famiglie e vittime della strada e dalla parte della sicurezza stradale. Una denuncia non mi farà desistere dal perseguire sempre e comunque il bene della comunità".
E' la replica del sindaco di Treviso, Mario Conte, alla notizia del deposito di una denuncia nei suoi confronti da parte dell'associazione Altvelox per l'impiego di autovelox ritenuti non legittimi.
"Denunciare un prefetto, un sindaco, un assessore e un comandante della polizia locale, come ha fatto una associazione di consumatori, significa aver superato ogni limite". Così Luigi Altamura, comandante la polizia locale di Verona e componente del Tavolo di Coordinamento della Polizie Locali in Anci, secondo il quale "a questo punto, se si vuole dare una colpa a queste autorità, che lavorano ogni giorno per la sicurezza stradale di tutti i cittadini e con gli strumenti che lo Stato ha messo a disposizione, il Ministro dell'Interno emani subito una direttiva per bloccare i controlli velocità su tutte le strade, comprese le autostrade, perché da 32 anni in Italia, non ci sono le regole per l'omologazione degli strumenti ma il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha sempre ritenuto equivalenti i termini approvazione e omologazione, così come scritto nel codice della strada e nel regolamento di attuazione.
È una proposta provocatoria - prosegue - che dimostra quale sia oggi il clima contro i controlli velocità, causa quest'ultima di tanti morti in Italia ogni anno. Siamo aperti a dialogare con tutte le associazioni che hanno a cuore anche la tutela della sicurezza stradale e spero che chi ha denunciato ci ripensi e possa rinunciare a questa azione penale".
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