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Rc auto, fronte comune contro le clausole vessatorie

Rc auto, fronte comune contro le clausole vessatorie

Consumatori, carrozzieri e periti chiamano governo e Antitrust

ROMA, 06 novembre 2023, 09:46

Francesco Carbone

ANSACheck

 Contro le clausole vessatorie dei contratti Rc auto prende forma un fronte comune di consumatori, carrozzieri, periti, agenti assicurativi e familiari vittime della strada, che chiedono a governo, Parlamento e Antitrust un intervento a tutela di tutte le parti in causa.
A darne notizia Assoutenti, che rende noto il testo di un emendamento al Ddl Concorrenza proposto al ministro delle Imprese, Adolfo Urso, e ai due rami del Parlamento, e annuncia l'imminente presentazione di un esposto all'Antitrust. "Sul banco degli imputati la prassi delle compagnie di assicurazioni di obbligare i propri clienti a riparare le autovetture presso le carrozzerie indicate dalle stesse imprese assicuratrici. - spiega il presidente Furio Truzzi - Una clausola illegale vietata da tutte le norme nazionali e comunitarie in tema di concorrenza". "Risulta inattuato l'art. 148 comma 11 bis Codice delle Assicurazioni che prevede a favore dell'assicurato il diritto di esercitare "la facoltà di ottenere l'integrale risarcimento per la riparazione a regola d'arte del veicolo danneggiato avvalendosi di imprese di autoriparazione di propria fiducia" - scrivono Adusbef, Assoutenti, Casa del Consumatore, CTCU, Codici, Confconsumatori, Movimento Consumatori, SNA, Federcarrozzieri, ACpGE, AIFVS e AIPED (Associazione Italiana Periti Estimatori Danni) nella lettera inviata a governo e Parlamento - Tale norma è elusa e inattuata perché nei contratti assicurativi continuano ad essere introdotte clausole che limitano o escludono il risarcimento per chi non si reca dal riparatore convenzionato con la compagnia, mediante penalizzazioni risarcitorie o indennitarie di vario tipo".
Le associazioni segnalano poi come le clausole vessatorie delle assicurazioni non comportino alcun risparmio sul fronte delle tariffe, considerato che "agli operatori del settore non risulta che sul mercato costino meno le polizze con risarcimento in forma specifica o con obbligo di andare dal carrozziere di compagnia nel loro complesso".
Di qui l'emendamento al Ddl concorrenza con cui si chiede di vietare alle imprese di assicurazione di "inserire nelle polizze per l'assicurazione obbligatoria della responsabilità civile, pattuizioni contrattuali afferenti al risarcimento in forma specifica o alla scelta dell'impresa di autoriparazione da parte dei soggetti danneggiati o assicurati". E ora la questione finirà anche sul tavolo dell'Antitrust: "Abbiamo deciso con le associazioni dei carrozzieri, dei periti e degli agenti assicurativi di rivolgerci direttamente al presidente dell'Autorità, Rustichelli, particolarmente sensibile al tema degli abusi a danno dei consumatori, affinché apra una istruttoria sul caso. - dice il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi - Le clausole contestate non solo hanno l'effetto di restringere la libertà contrattuale nei rapporti con i terzi, cioè col riparatore di fiducia del danneggiato, risultando così vessatorie, ma integrano anche una pratica commerciale aggressiva in quanto esercitata mediante coercizione, compreso il ricorso ad un indebito condizionamento per limitare considerevolmente la libertà di scelta o di comportamento del consumatore". "Siamo totalmente d'accordo con i consumatori: le riparazioni devono essere effettuate a regola d'arte e senza condizionamenti, così da garantire la sicurezza delle auto, e allo stesso modo le perizie devono essere qualitativamente alte e del tutto indipendenti. La continua distorsione della normativa da parte delle compagnie sta comportando riflessi negativi occupazionali anche per il settore peritale" - rincara la dose il presidente Aiped, Luigi Mercurio. 

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