Il premier spagnolo Pedro Sanchez
ha tenuto oggi a battesimo la firma dell'accordo fra Ebro-Ev
Motors e il gruppo cinese Chery Automobile per la produzione di
auto nel vecchio stabilimento della Nissan nella Zona Franca di
Barcellona. Lo sbarco del marchio cinese di veicoli in Europa
prevede la produzione di 150.000 auto nel 2029, con la
reindustrializzazione della fabbrica chiusa a fine 2021, che
lasciò senza lavoro 2.500 persone, la metà delle quali
torneranno ora ai loro posti. "La rinascita dello
stabilimento è un simbolo del processo di reindustrializzazione
della Catalogna e della Spagna, della capacità di adattarsi alle
sfide globali e attrarre investimenti stranieri, perché assieme
siamo imbattibili", ha rilevato Pedro Sanchez, dopo la firma
dell'accordo, alla quale erano presenti il presidente catalano,
Pere Aragones, e il ministro di Industria, il barcellonese Jordi
Hereu. Un'intesa che "dimostra l'impegno totale del governo in
Catalogna e per Barcellona in tutti gli ambiti", ha rilevato il
presidente del governo, ed è "un caso esemplare di
collaborazione pubblico-privata per preservare l'impiego di
qualità" in un'industria "nucleare" per l'economia spagnola, che
dà impiego diretto a 230.000 persone e fa del paese iberico il
secondo produttore di auto nel continente europeo. Il
consigliere delegato di Ebro, marchio di proprietà di EV Motors,
che ha sottoscritto, Pedro Calef, ha anticipato i piani della
nuova attività industriale. Prevedono che Chery, il maggiore
esportatore di auto dalla Cina, inizierà l'assemblaggio dei
modelli della sua marca Omoda nei prossimi mesi. In particolare
l'Omoda 5, sia in versione benzina che in quella 100% elettrica,
alle quali nell'ultima parte dell'anno si unirà la produzione
del pick up elettrico, col quale 'rinascerà lo storico marchio
Ebro", filiale di Ev Motors.
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