"Dissennate scelte hanno imposto il
blocco totale della produzione di mezzi e motori non elettrici a
partire dal 2035 e questo significa in Italia perdere 70mila
posti di lavoro". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio
Tajani, al Forum di Conftrasporto. "Non sono un negazionista ma
la lotta ai cambiamenti climatici non può essere una sorta di
religione, con dei dogmi che devono essere accettati da tutti
senza discussione e che impongono obiettivi irraggiungibili alle
imprese", ha spiegato Tajani. Per cui "la tutela dell'ambiente
non è la distruzione della presenza dell'industria,
dell'agricoltura, dell'impresa quindi del lavoro e della
persona", ha sottolineato il ministro.
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