Sotto al ponte Alessandro III, immerso nella luce della prima luna piena dell'anno, il direttore creativo di Maison Margiela Artisanal, John Galliano, compie con la sua nuova collezione un'ideale passeggiata notturna nel cuore di Parigi. Incuriosito dalla ritrattistica voyeuristica di Brassai, pensa ai festaioli notturni che s'incontrano al chiaro di luna lungo la Senna. Ecco lo spunto della nuova collezione che sfila a Parigi. "Uno show - commenta Renzo Rosso, presidente e fondatore del Gruppo Otb, di cui fa parte la maison - che è vera couture, con i valori più alti della tradizione dell'alta moda. Negli ultimi tempi, purtroppo, ho visto grossi marchi industrializzare la couture. Al contrario Maison Margiela è rimasto puro, un brand capace di portare in passerella vere opere d'arte da cui prendere spunto per realizzare le collezioni. Con questa sfilata il genio creativo Galliano ha segnato un momento storico per il settore ed elevato ancora una volta Maison Margiela grazie al suo tocco raro e alla sua capacità di trovare la combinazione perfetta tra silhouette straordinarie, trattamenti innovativi dei materiali, modernità e tecnologia. Ha saputo ricreare qualcosa che manca da molto nel mondo della moda, ovvero il sogno. Il pubblico ha accolto questo spettacolo con entusiasmo e lacrime, tanto che non voleva più lasciare la location". "Parigi - prosegue - è una delle capitali mondiali della moda e l'haute couture ne è la sua massima espressione. Siamo molto orgogliosi di essere stati presenti a questa settimana dedicata all'alta moda con due brand Viktor&Rolf e Maison Margiela. I nostri brand e i nostri direttori creativi possono contare su una filiera unica, che produce l'80% dei prodotti di lusso a livello globale, su cui stiamo investendo e scommettendo perché siamo convinti che possa essere il cavallo di battaglia per competere con i grandi gruppi della moda e del lusso. Il gruppo vuole portare in Francia il nostro bagaglio di italianità. Siamo già presenti con ben più di 40 negozi e con l'headquarter di Maison Margiela, ma intendiamo investire ancora in questo territorio che per la moda italiana rappresenta uno dei principali competitor". Nella collezione le silhouette sono scolpite con corsetti e cinture che modificano il corpo sorretto da protesi. I capi base del guardaroba, giacche leggere, cappotti e pantaloni sono costruiti attraverso la tecnica del milletrage: una sorta di millefoglie di organza e feltro sotto un crêpe di lana stampata con un trompe l'oeil della trama di un classico abito maschile.
Drappeggiato, acquerellato, il tulle è illusoriamente stampato per apparire sbiadito dalla luna, sbiancato dal sole, macchiato di tabacco o oleoso come se fosse illuminato dal riflesso dell'acqua notturna. I capi in pedana sono intrisi dei gesti inconsci: un caban tirato sopra la testa sotto la pioggia, un bavero alzato per coprire il viso, i pantaloni alzati per evitare una pozzanghera. Galliano Illustra attraverso la lavorazione manuale la degenerazione del dettaglio: intrecci di petali, godet, rosette e ruches degradano dal basso verso l'alto. Alcuni body in tulle sono acquarellati nella grammatica fauvista del pittore franco-olandese Kees Van Dongen. Gli abiti in pizzo sono realizzati assemblando incrostazioni di pizzo.
Sfilano abiti chemisier e tailleur con gonna in tweed creati attraverso la nuova tecnica del rétrécirage. Per creare questa collezione l'atelier di Maison Margiela guidato da Galliano ha lavorato per 12 mesi. Da vero couturier qual è ha inventato e portato in pedana nuove tecniche sartoriali. Come la "Seamlace" indica quei capi costruiti con frammenti incrostati di pizzo o altro materiale decoupage. Oppure "Milletrage", una lavorazione a strati effetto millefoglie, una nuova tecnica che rende leggerissimi, cappotti, giacche o pantaloni.
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