Sono 452 i giovani detenuti nei 16 istituti penali per minorenni. Un dato che, secondo il rapporto dell'associazione Antigone, presentato oggi a Roma, è rimasto quasi invariato negli ultimi 30 anni. Il 58% ha tra i 18 e i 25 anni. E' questa, infatti, l'età massima per poter rimanere negli istituti per minorenni, dopo di che si passa negli istituti penitenziari per adulti. Del totale dei giovani detenuti 34 sono femmine(8%) e 200 gli stranieri(44%). Il 48,2% è in custodia cautelare(81,6% tra i minorenni e 24% tra i giovani adulti). Inoltre il rapporto di Antigone rileva come la maggior parte dei reclusi negli istituti per minorenni ha commesso reati contro il patrimonio(59% tra gli italiani, 67% tra gli stranieri). Il 17% degli italiani ha commesso reati contro la persona contro il 15% degli stranieri.
Oltre la metà dei reclusi italiani proviene dalla Campania e della Sicilia, il 10% dalla Lombardia, il 4,4% dalla Puglia. Tra gli stranieri il maggior numero di giovani reclusi proviene dalla Romania e dal Marocco. Nel 2017 negli istituti di pena per minorenni sono passati 1207 giovani, tra cui 10 ragazze con figli. Nessuno è accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Secondo l'indagine di Antigone la situazione nei 16 istituti per minorenni è molto diversa da quella degli istituti di pena per adulti: nel 2017 non si rilevano episodi di violenza e nessun suicidio. Sono inoltre diminuiti i tentativi di suicidio passati da 45 nel 2016 a 19 nel 2017. Nel 2017 sono stati anche minori gli atti di autolesionismo(80 contro i 98 del 2016)
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