(ANSA) - NAPOLI, 12 OTT - Il Pascale fa scuola, con la teoria
del gioco di squadra, che il dottore Paolo Ascierto promuove in
un meeting nel quale a salire "in cattedra", oltre all'oncologo
sono anche lo chef Gennarino Esposito e il coach Gian Paolo
Montali.
Nel corso dell'incontro, intitolato "We in Action", Ascierto
nella veste del tutto nuova di intervistatore ha rivolto domande
al coach, autore fra l'altro di due libri dedicati proprio sul
gioco di squadra, e al re della cucina gourmet. Il meeting si
pone l'obiettivo di estendere l'esperienza del centro di
eccellenza sul Melanoma del Pascale, primo al mondo per la cura
di questo terribile tumore della pelle, agli altri centri del
territorio nazionale.
Per Ascierto "è necessario valorizzare l'importanza del team in
oncologia, dove medici di diverse specialità lavorano
sinergicamente nella stessa squadra per un obiettivo comune: la
cura ottimale dei pazienti". "Per questo - secondo il professore
- è importante condividere l'importanza dell'approccio
multidisciplinare nel trattamento del melanoma con le nuove
terapie immunologiche e target. E' fondamentale rafforzare il
team di lavoro con competenze non solo cliniche ma anche
trasversali".
"Il nostro lavoro non è molto diverso da quello di un
ricercatore o da un coach di una squadra - dice Gennarino
Esposito - così come un medico tenta sempre nuovi studi e come
un allenatore prepara i suoi uomini per una sfida, noi, io e la
mia brigata di cucina, prima di iniziare un servizio ci
confrontiamo per capire chi è il nostro ospite, quali le sue
esigenze, preparandoci ogni volta a qualcosa di nuovo".
Temi e racconti di esperienze che si incrociano, dunque, come
quello della paura, tema caro soprattutto a Montali: "Ho vinto
tanto perché ho sempre avuto paura di perdere - dice il coach -
anche se la paura va gestita con la passione. Non importa se fai
ricerca, cucini o giochi con la palla. La paura aiuta ad andare
avanti e sopportare la sconfitta".
Tema caro, questo del gioco di squadra, al direttore generale
del Pascale, Attilio Bianchi. "Condividere i saperi - dice -
rispettare i punti di vista, incrementa il valore delle scelte e
delle opzioni. Il contributo di tutti per il bene di ciascuno.
E' questa la magia di 1+1=3". (ANSA).