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Corteo sindaci e 25 aprile, botta e risposta De Luca-Piantedosi

Corteo sindaci e 25 aprile, botta e risposta De Luca-Piantedosi

Governatore, 'Meloni flebile'. Ministro, 'nessuno dia lezioni'

NAPOLI, 26 aprile 2024, 20:48

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

La guerra in Medioriente, il 25 aprile, la gestione dell'ordine pubblico in occasione della manifestazione dei sindaci campani a Roma lo scorso 16 febbraio, l'autonomia differenziata e il mancato accordo tra il governo e la Regione Campania sui fondi di coesione: sono i temi su cui è andato in scena un botta e risposta, composto ma senza esclusione di colpi, tra il governatore della Campania Vincenzo De Luca e il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Il battibecco in occasione del convegno promosso dalla Prefettura di Napoli sulla città.
    Sul 25 aprile De Luca ha commentato l'espressione usata ieri dalla presidente del Consiglio: "Dire che la fine del fascismo ha posto le basi della democrazia è un'espressione un po' flebile, come dire che la fine della pioggia pone le basi per la chiusura degli ombrelli. Fino a quando non si renderà omaggio ai caduti per la libertà la Liberazione non sarà patrimonio comune". "Penso di essere tra i pochi a poter dire - la replica di Piantedosi - di essere antifascista, anticomunista e antitotalitarista. Non so quanti possano dirlo. Noto che puntualmente il 25 aprile c'è chi pensa di dare lezioni al prossimo". Altro terreno di scontro la manifestazione dei sindaci guidati da De Luca sotto i palazzi del potere a Roma lo scorso 16 febbraio. "Dobbiamo insieme cercare di superare le criticità, volevo farlo il 16 febbraio ma i ministeri erano tutti chiusi per non parlare dei controlli di polizia sui pullman dei manifestanti come se fossimo l'Isis.... " la provocazione di De Luca.
    "Forse quell'incontro si poteva concordare - la replica del titolare del Viminale - visto che quel giorno deponevo a Palermo, di solito si fa così". "Eravate informati da una settimana - ha detto De Luca di rimando -. Quando arrivano 550 sindaci hanno il diritto di camminare in un paese democratico".
    Netta la controreplica di Piantedosi: "Presidente le suggerisco di evitare di affermare queste cose, sennò ci sarà qualche sindaco che si presenterà sotto la Regione e io poi voglio proprio vedere quale sarà la sua opinione in merito". L'ultima parola è di De Luca: "Da me i sindaci possono entrare quando vogliono, solo i delinquenti no".
   

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