(ANSA) - NAPOLI, 19 FEB - "Quello che è accaduto questa notte
è inaccettabile, ed è inaccettabile che chi dovrebbe intervenire
con risolutezza non lo faccia. Servono processi immediati e
pene esemplari a carico di chi si macchia di questi reati.
Siamo solidali con il nostro personale che ha dovuto subire
l'ennesima aggressione e che, nonostante tutto, non ha smesso
di dimostrare abnegazione e professionalità". Lo dice il
direttore generale dell'Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, nel
commentare un nuovo episodio di aggressione avvenuto ai danni
del personale infermieristico (e non medico, come si era appreso
in un primo momento) in servizio.
"Nonostante quanto accaduto - sottolinea Verdoliva - le
vittime dell'aggressione hanno continuato ad aiutare i colleghi
rimasti in servizio".
"Prima ancora di pensare di avere presidi delle forze
dell'ordine in ospedale - prosegue Verdoliva - è necessario che
il legislatore persegua con determinazione la violenza a carico
degli operatori della sanità nell'esercizio delle proprie
funzioni. È necessario che si intervenga in analogia a come lo
si è giustamente fatto nei confronti della violenza contro le
donne. Serve certezza della pena con processi rapidi e condanne
esemplari", aggiunge il direttore generale.
Verdoliva ricorda che da anni "l'Asl Napoli 1 Centro, e non
solo, è impegnata in una battaglia di civiltà che dovrebbe
riguardare tutti. Nessuno escluso".
"Che siano proiettili, pugni, schiaffi o insulti, ogni colpo
è un colpo che alla fine si ritorce contro tutta la
collettività. Solitamente si dice "continuiamo a lavorare a
testa bassa", io invece dico che continuiamo a lavorare tutti
insieme "a testa alta"; continuando a onorare il nostro motto
"una Squadra al lavoro per garantire salute". Una parte della
popolazione - aggiunge - si sente al di sopra della legge, c'è
un senso di impunità, ed è su questo aspetto che bisogna
assolutamente lavorare. Facciamo in modo che medici e infermieri
siano eroi solo per il fatto di salvare vite umane, non per aver
sacrificato la propria". (ANSA).