C'è la Napoli raccontata nella
musica e nelle feste marine dell'epoca spagnola. E anche quella
Napoli che, in età moderna, ha fondato la sua economia sull'arte
musicale. Due libri saranno presentati dal prof. Gennaro Rispoli
(direttore scientifico del Museo delle Arti Sanitarie) sabato 28
gennaio alle ore 11.00 nella Sala del Lazzaretto dell'ex
Ospedale della Pace in via dei Tribunali 227 a Napoli.
All'incontro, aperto al pubblico, saranno presenti le autrici
Maria Sirago e Rossella Del Prete. Interverrà Mario Rastrelli
dottore in Lettere Moderne. Nel volume 'Il mare in festa.
Musica balli e cibi nella Napoli viceregnale (1503-1734)' Maria
Sirago racconta le feste marine, regali e popolari, che venivano
allestite nello spazio scenico del Golfo di Napoli, tanto
decantato dai viaggiatori stranieri. E, spiega l'autrice nella
prefazione, ebbero una loro peculiarità. Venivano spesso
organizzate dagli stessi Viceré spagnoli che si dilettavano,
durante gli spassi di Posillipo, con le loro belle gondole,
bucintoretti e feluche riccamente addobbati, spettacolari fuochi
pirotecnici, attori, giocolieri, musici e cori, al suon di
villanelle, canzoni e serenate. Uno dei protagonisti immancabili
era il cibo, quello dei dolciumi, molto costosi, e quello
ittico, pescato nel mare di Napoli. L'autrice è stata docente di
Italiano e Latino al Liceo Classico Jacopo Sannazaro di Napoli.
Rossella Del Prete, storica economica docente all'Università
degli Studi del Sannio, è l'autrice de 'Le forme sonore di
un'economia creativa. Il mercato musicale a Napoli in età
moderna (secc. XVII-XIX)'. Il dibattito sulla relazione
esistente tra creatività, cultura, economia e tecnologia, ovvero
l'abilità di creare e far circolare capitale intellettuale in
grado di generare guadagno, nuovi posti di lavoro e di
promuovere inclusione sociale, diversità culturale e sviluppo
umano, si fa sempre più globale e sempre più interessante.
Creatività e innovazione, scrive l'autrice, sono forze in grado
di trasformare il mondo e i Paesi che concentreranno su queste
due risorse i propri sforzi saranno quelli in grado di espandere
maggiormente le proprie economie, creando più investimenti, più
profitti, più occupazione. (ANSA)
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