Un omaggio per le vittime della
guerra in Ucraina nella processione dei Misteri di Procida, il
rito principale della settimana santa isolana, nato nel Seicento
e tornato dopo lo stop di due anni causa pandemia.
Tra le trenta tavole dei Misteri, i manufatti artistici
realizzati dagli abitanti di Procida che sfilano per il centro
storico dell'isola, anche quelle dedicate al conflitto ucraino
ed alle vittime del Covid il cui passaggio tra la grande folla
che ha assistito alla processione è stato lungamente applaudito;
e proprio dalla capitale italiana della Cultura si è levato un
inno condiviso alla pace e alla fratellanza tra i popoli: come
tradizione, i Misteri in processione per le vie di Procida,
hanno raccontato - insieme agli episodi del Vecchio e Nuovo
Testamento - anche la stretta attualità.
Organizzato dalla Congregazione dell'Immacolata dei Turchini
grazie al talento e alla fantasia delle associazioni "L'isola
dei Misteri", "I ragazzi dei Misteri" e "Venerdì Santo",
l'evento è avvenuto in piena sicurezza, dopo due anni di
blackout forzato a causa del Covid.
A partire da sabato 16 aprile e fino al 1° maggio, i Misteri
saranno esposti al pubblico nelle aree esterne della Cittadella
dei Misteri, nel borgo di Terra Murata, nell'ambito delle
iniziative previste per Procida 2022.
Nel corso delle celebrazioni della Settimana Santa è stato
inoltre avviato il laboratorio che darà vita a "Ritual Project",
un percorso sonoro di installazioni multimediali alla scoperta
delle più antiche pratiche rituali dell'isola di Procida. Una
squadra di tecnici si è immersa nelle atmosfere dei riti per
catturarne i suoni e creare un archivio digitale sonoro sulle
ritualità della Settimana Santa procidana.
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