Storia, storie, folklore e testimonianze materiali dei più
importanti e antichi Carnevali tradizionali d'Italia. E' ad
Alessandria del Carretto, borgo di poco più di trecento anime
sui primi contrafforti del versante calabrese del Pollino e nel
cuore del Parco nazionale più grande d'Italia, che si terrà a
battesimo, dalla prossima primavera, una nuova struttura
espositiva dedicata ad uno dei suoi principali elementi
identitari, il Carnevale. Si chiamano Połëcënellë Bielle,
Połëcënellë Brut', Coremme e Ursë, le maschere che di anno in
anno vivacizzano il Carnevale di questa minuscola comunità.
Persone, inizialmente solo uomini ma ora non più, che per
l'occasione indossano abiti femminili.
Il Museo Alessandrino delle Maschere, ideato per perpetuare
nel tempo questa tradizione, è frutto della volontà e del lavoro
dell'Amministrazione comunale di Alessandria del Carretto e
dell'impegno dell'associazione "i Połëcënellë". L'obiettivo
dichiarato, spiegano i promotori dell'iniziativa, è di
realizzare un progetto mirato alla valorizzazione dell'identità
territoriale e culturale di Alessandria del Carretto, che ha nel
suo antico Carnevale una delle roccaforti della memoria
identitaria locale e della ricerca antropologica, da valorizzare
e custodire. Al tempo stesso, nell'intento degli animatori, in
primo luogo il sindaco Domenico Vuodo e il presidente
dell'Associazione "i Połëcënellë", Antonio Arvia, c'è la volontà
di regalare, attraverso la particolarità di questa festa,
suggestioni uniche per il potenziamento di un'offerta turistica
che permetta di fare scoprire un luogo immerso nella natura e
nella magia del tempo come Alessandria del Carretto.
All'interno del Museo, realizzato con il contributo della
Regione Calabria, sarà possibile essere coinvolti direttamente
nell'evento che connota ed esalta l'anima dell'essenza culturale
alessandrina, con una sala intera ospiterà alcuni antichi pezzi
storici del Carnevale di Alessandria del Carretto, avendo anche
la possibilità di conoscere, in una contaminazione positiva,
maschere e costumi provenienti dai Carnevali tradizionali di
tutta l'Italia.
"Siamo entusiasti - afferma il sindaco Vuodo - di annunciare
la realizzazione di questa importante infrastruttura culturale
che sta per nascere nel nostro comune per quello che rappresenta
sotto il profilo etnologico, culturale, folkloristico e
turistico, ma soprattutto perché concretizza una visione della
nostra realtà cittadina a cui teniamo molto, la valorizzazione
della nostra storia e della nostra identità".
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