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Reati ambientali nel Reggino, denunciati 11 imprenditori

Reati ambientali nel Reggino, denunciati 11 imprenditori

Controlli nella Piana di Gioia Tauro. Sanzioni per 220 mila euro

REGGIO CALABRIA, 28 dicembre 2023, 09:59

Redazione ANSA

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Undici imprenditori sono stati denunciati dai carabinieri che nei giorni scorsi hanno eseguito nella Piana di Gioia Tauro una serie di controlli ambientali, finalizzati alla prevenzione dell'ecosistema locale, in concomitanza con il periodo di molitura delle olive e produzione dell'olio.
    In particolare, i militari del gruppo di Gioia Tauro hanno controllato oltre 15 imprese agricole che gestiscono frantoi oleari nei comuni di Molochio, San Giorgio Morgeto, Varapodio, Taurianova e Cittanova riscontrando, in generale, il rispetto delle normative di settore. Estendendo i controlli anche ai terreni agricoli e ai corsi d'acqua limitrofi i carabinieri della stazione e del Nucleo Forestali Parco di San Giorgio Morgeto hanno individuato un'azienda dedita all'allevamento di bovini al cui interno era stata realizzata una conduttura abusiva che convogliava i liquami delle stalle direttamente in area boschiva protetta. Per questo motivo, i due fratelli titolari d'azienda sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Palmi. Inoltre, a Varapodio, il titolare di un'impresa di calcestruzzi, con impianto nei pressi del fiume Marro, è stato denunciato perché utilizzava uno scarico illegale per sversare in fiumara i materiali di risulta della lavorazione degli inerti.
    Altri otto imprenditori, infine, sono stati denunciati per violazione della normativa edilizia e in particolare per alcune irregolarità riscontrate in materia di smaltimento dei rifiuti industriali. Secondo i carabinieri questi imprenditori avevano realizzato opere edili senza le previste autorizzazioni. Fra i denunciati ci sono due allevatori avevano costruito un'intera stalla per il ricovero di suini, in totale spregio dell'impatto ambientale. A tutti sono state contestate sanzioni amministrate per un totale di 220mila euro circa, connesse all'obbligo di ripristino dei danni ambientali riscontrati. Le aree oggetto di inquinamento sono state sequestrate.
   

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