Centotrenta metri cubi di
rifiuti speciali sono stati scoperti in pieno centro storico, in
un'area urbana peraltro sottoposta a vincolo dai beni culturali,
nel corso di una operazione congiunta condotta dal Nucleo di
polizia ambientale della Polizia locale di Catanzaro, diretto
dal tenente colonnello Salvatore Tarantino, e dall'Ufficio
circondariale marittimo Guardia costiera di Soverato, diretto
dal tenente di Vascello Leo Spina. La scoperta è avvenuta
nell'ambito delle attività che i due corpi stanno portando
avanti da tempo sulla gestione illecita di rifiuti e
inquinamento delle acque superficiali e del suolo.
Secondo quanto appurato grazie all'attività investigativa, la
discarica occupava da molto tempo un'area scoperta su un terreno
naturale, privo di impermeabilizzazione e questo faceva sì che i
rifiuti fossero esposti agli agenti atmosferici e al dilavamento
delle acque meteoriche, peraltro in assenza di sistemi di
regimentazione e smaltimento. Tutto questo nelle adiacenze di
abitazioni civili, messe così a rischio da rifiuti
potenzialmente molto pericolosi come amianto, ondulino
bituminoso catramato, rame, ferro e resti di apparecchiature
elettriche ed elettroniche. Il presunto autore dei reati
ambientali è stato denunciato all'autorità giudiziaria.
Nel corso della medesima operazione è stata anche chiusa e
sequestrata un'attività adibita a officina meccanica perché
priva delle autorizzazioni agli scarichi delle acque reflue e
all'emissione in atmosfera. In più, sono stati contestati vari
verbali per l'ammontare di cinquemila euro per errato
smaltimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi.
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