I militari del Comando
provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza hanno eseguito
un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip di Cosenza,
nei confronti di un imprenditore. I sigilli sono stati apposti a
disponibilità finanziarie e ad un bene immobile per un valore
complessivo di 135 mila euro.
Dalle indagini svolte dai finanzieri del Nucleo di Polizia
economico-finanziaria, su delega della Procura cosentina, è
emersa infatti l'indebita percezione di erogazioni pubbliche
legate alla "Carta del docente", da parte di una società che si
occupa della vendita di elettrodomestici e dispositivi
elettronici. Da quanto è emerso, l'imprenditore, rappresentante
legale della società, avrebbe permesso ad oltre 300 docenti
l'indebita spendita del bonus ricorrendo a diversi escamotage,
grazie ai quali l'importo del "buono" veniva utilizzato
indebitamente per l'acquisto di elettrodomestici, TV,
condizionatori d'aria, smartphone e altri dispositivi. Il tutto
attraverso una prima vendita di un prodotto consentito cui
faceva seguito un "reso", a fronte del quale veniva creato un
buono spesa utile per l'acquisto di un qualsiasi altro prodotto.
La "Carta del docente" prevedeva l'erogazione di un bonus, pari
a 500 euro
annui, anche cumulabili, finalizzato all'aggiornamento
professionale dei docenti di ruolo e, pertanto, spendibile in
iniziative di arricchimento culturale quali, ad esempio,
l'acquisto di software, hardware, libri di testo, o per
l'ingresso in musei, per l'acquisto di biglietti per eventi
culturali o per l'iscrizione a master e corsi di laurea. Il
sistema di conversione attuato, secondo quanto ricostruito dalla
Guardia di finanza, avrebbe determinato, tra il 2018 e il 2021,
l'illecita percezione da parte della società di 135 mila euro.
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