Dal 2018 al 2023, la spesa media
delle famiglie lucane per la tassa sui rifiuti è cresciuta a
Potenza del 69,2 per cento ed a Matera del 25,6 passando nella
città capoluogo da 154,47 euro a 261,50 e nella città dei Sassi
da 318,86 a 400,49 euro: è questo il dato che è emerso dallo
studio del Servizio Fisco e Previdenza della Uil.
Dai dati si è evidenziato che i costi più bassi della tassa
sono nel Nord Est, mentre la zona d'Italia più costosa, con una
media di 395 euro e una crescita dell'1,11 per cento rispetto al
2022, è il Sud. Dallo studio è emerso che "nei Comuni dove la
tassa è più elevata, l'impatto sui bilanci familiari può
diventare particolarmente pesante per chi ha un reddito
limitato, aggravando ulteriormente le disuguaglianze
economiche". Sul tema della finanza locale, il segretario
regionale della Basilicata della Uil, Vincenzo Tortorelli, ha
espresso preoccupazione per la bozza del decreto attuativo per
la ripartizione dei tagli della recente legge di bilancio:
"Stando alle nuove disposizioni del Mef - ha detto - vengono
colpiti i Comuni in misura direttamente proporzionale ai
finanziamenti Pnrr che hanno ricevuto per gli investimenti.
Questo sta a significare che i tagli graveranno maggiormente su
chi avrà investito di più per migliorare le infrastrutture e i
servizi per i cittadini".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA