I lavoratori "diretti" di Fdm "ma anche quelli indiretti di Las Automotive" - che si trovano nell'indotto dello stabilimento di Melfi (Potenza) di Stellantis - "non avranno più il loro posto di lavoro" perché l'appalto delle due aziende "non è stato rinnovato": lo hanno reso noto le segreteria regionali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Uglm dopo l'incontro svoltosi nella sede di Confindustria Basilicata, a Potenza.
Le cinque organizzazione hanno definito "inaccettabile" l'esito dell'incontro e hanno spiegato che "con questa comunicazione di Fdm Srl, che significa perdita di occupazione e mancanza di assunzione di responsabilità sociale, si vanifica un percorso di due anni fatto di sacrifici ma soprattutto si pregiudicano gli strumenti previsti dall'area di crisi complessa. Le azioni di lotta intraprese in queste ore dai lavoratori proseguiranno e noi metteremo in campo ogni altra azione di forza utile alla risoluzione della situazione, coinvolgendo tutti i lavoratori della logistica, della componentistica e di Stellantis senza esclusione di colpi.
Stellantis, anche in relazione agli incontri ministeriali, deve chiarire qual è il proprio progetto. In queste ore abbiamo protocollato una richiesta d'incontro alla Regione Basilicata per capire che fine hanno fatto le interlocuzioni con Stellantis in relazione al futuro dell'intera area industriale di San Nicola di Melfi che per noi non contiene lavoratori di serie A e lavoratori di serie B ma lavoratori che tutti insieme hanno contribuito con i propri sacrifici alla crescita dell'azienda, della Regione e del Paese tutto"
I segretari lucani di Cgil, Fernando Mega, Cisl, Vincenzo Cavallo, e Uil, Vincenzo Tortorelli "a sostegno della richiesta di Fim Fiom Uilm Fismic Uglm sollecitano il presidente Bardi a convocare un Tavolo urgente sulla vertenza Fdm dal quale - è scritto in un comunicato congiunto - possa partire, successivamente, la proposta di un Tavolo ministeriale per affrontare in ogni sede istituzionale e con tutti gli strumenti disponibili questa vertenza e la situazione degli appalti con Stellantis".
Per i leader dei tre sindacati, "è necessario che la Regione, non si faccia trovare ancora una volta impreparata di fronte alle continue evoluzioni in atto nel comparto automotive. Va messa urgentemente in atto un’adeguata strategia, che faccia sentire la voce della Regione nei confronti di Stellantis e del Governo. In gioco – hanno concluso Mega, Cavallo e Tortorelli – c’è la tenuta occupazionale di tutto il comparto automotive in Basilicata con il suo peso sociale ed economico".
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