Il disagio causato dalla povertà
nel territorio della diocesi di Potenza, Muro Lucano e
Marsiconuovo "è in netto aumento e le richieste di sostegno
provengono soprattutto da famiglie monoreddito, con storie
lavorative intermittenti e precarie": lo ha detto la Caritas
diocesana del capoluogo, in occasione della sesta Giornata
mondiale dei poveri.
Secondo la Caritas, "emerge una contraddizione tra
occupazione e salari inadeguati, e poco congrui per fare fronte
alle spese correnti che ogni nucleo familiare è chiamato ad
affrontare. La nostra Diocesi attraverso i centri di ascolto
raccoglie come bisogno emergente il fenomeno del lavoro povero
con una fetta importante e sempre più marcata di 'nuovi poveri'.
Un dato su tutti ci racconta questo fenomeno: una persona su tre
seguita dalla Caritas negli ultimi sei mesi, ha un lavoro. I
bisogni emergenti dalla lettura dei dati del nostro osservatorio
del primo semestre del 2022 sono complessi e coinvolgono ogni
aspetto della vita delle persone, il fenomeno della povertà
necessita quindi di un approccio che sia in grado di mettere al
centro le persone".
Nel ricordare che la Caritas "è presente su tutto il
territorio diocesano con i suoi 24 centri di ascolto
parrocchiali, una rete importante distribuita su Potenza città
(14) e Pignola, Abriola, Tito, Satriano, Baragiano, Bella, Muro
Lucano, Picerno, Avigliano, Lagopesole e Filiano", e la
"prossima apertura" di "un centro di ascolto di zona in Val
d'Agri in modo tale da estendere maggiormente il nostro raggio
di azione", l'organizzazione ha sottolineato che "la rete ha
dato risposte nel primo semestre del 2022 a 4.107 persone che
corrispondono al 2,6 per cento della popolazione residente in
diocesi: riteniamo questo sia un dato allarmante".
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