Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Univaq, Mercoledì della cultura, focus su autismo

Univaq, Mercoledì della cultura, focus su autismo

Confronto su persone, identità e neurotribù con prof. Valenti

L'AQUILA, 16 gennaio 2023, 17:20

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Persone, identità e neurotribù: un paradigma evolutivo per l'autismo", questo il titolo del nuovo appuntamento della rassegna dell'Università dell'Aquila "i Mercoledì della cultura", in programma mercoledì 18 gennaio, alle ore 18.15, all'interno della libreria Colacchi (Corso Vittorio Emanuele II, 5). Ospite e relatore dell'iniziativa sarà il professor Marco Valenti, medico specialista in psichiatria e docente di Sanità pubblica al Dipartimento di Scienze cliniche applicate e biotecnologiche (Discab) di Univaq. Con una prevalenza ormai stimata in circa uno su 60 nella popolazione generale, che ha fatto parlare impropriamente di epidemia, l'autismo nelle sue diverse manifestazioni che lo connotano come uno "spettro" è diventato, più che una condizione clinica, un fenomeno di interesse generale e un paradigma culturale. Eppure, solo fino a pochi decenni or sono, l'autismo era una condizione quasi misconosciuta, sommersa nel mare indistinto del disagio mentale e della "follia", stigmatizzata e segregata nell'istituzione psichiatrica.
    Affrancato dalla schizofrenia, l'autismo ha conosciuto una sua indipendenza nosografica solo recentemente, e a partire proprio dalla variegata comunità di persone, caregiver, terapisti, ricercatori e soggetti istituzionali è sorto un dibattito acceso che ha portato alla dicotomia epistemologica tra "person-first" e "identity-first", per giungere agli sviluppi del concetto di neurodiversità come modo di essere nel mondo.
    "Person-first" e "identity-first" sono due forme di linguaggio inclusivo considerate idonee per indicare la disabilità. Ad esempio, l'espressione "persone con disabilità" è definita "person-first language" poiché pone prima la persona e poi come caratteristica la disabilità. L'espressione "persone disabili" si riferisce invece "all'identity-first language" e si basa sull'idea del riconoscimento della disabilità come categoria identitaria. In tal senso, usando un approccio "identity-first" gli autistici possono a buon diritto essere considerati una neurotribù con specifiche modalità di apprendimento e adattamento al mondo, e con pari diritti nell'accesso alle risorse necessarie per poter esprimere il loro potenziale.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza