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Vinitaly: 'Opera wine', i cento migliori vini italiani

Vinitaly: 'Opera wine', i cento migliori vini italiani

Selezionati da rivista Usa 'Wine Spectator'

11 aprile 2016, 11:43

Redazione ANSA

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Vinitaly: 'Opera wine ', i cento migliori vini italiani - RIPRODUZIONE RISERVATA

Vinitaly:  'Opera wine ', i cento migliori vini italiani - RIPRODUZIONE RISERVATA
Vinitaly: 'Opera wine ', i cento migliori vini italiani - RIPRODUZIONE RISERVATA

VERONA,  - Degustazioni nel "salotto" della città e una vetrina per i 100 migliori vini italiani: Verona vive già il suo ruolo di capitale mondiale del vino, con l'anteprima oggi di "Opera Wine". Domani nel quartiere fieristico sarà inaugurata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la 50/ma edizione di Vinitaly, che continuerà fino e mercoledì con la presenza di 55mila operatori provenienti da 141 nazioni, pari al 37% del totale dei visitatori. Per lunedì è in programma la visita del premier Matteo Renzi. Una manifestazione molto attesa per il traguardo del mezzo secolo di vita, preceduta dal fuori salone "Vinitaly and the City", in programma fino a lunedì nel centro storico della città scaligera.

La quinta edizione di "Opera Wine", "Finest Italian Wines 100 Great Producers", è stata ospitata al Palazzo della Gran Guardia. Un'anteprima d'eccezione con l'esclusiva degustazione dei cento produttori italiani selezionati da Wine Spectator, la più importante rivista americana di settore.
"E' importantissimo che si confermi questo appuntamento con i nostri 100 migliori vini" ha detto il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, che ha rivolto un pensiero alla regione che ospita Vinitaly: "Ovviamente il Veneto è una regione fondamentale per tutto il sistema vitivinicolo italiano e conferma questa leadership". "Noi - ha aggiunto - abbiamo lavorato molto insieme in questi tre anni e credo che abbiamo fatto dei bei passi in avanti".

"Opera Wine" rappresenta un volano per l'export; è l'unico evento organizzato fuori dagli Stati Uniti dalla rivista specializzata americana, considerata la "bibbia" per produttori, ristoratori, 'wine lovers'. "E' un'occasione unica - ha sottolineato Martina -, credo che in questi cinque anni abbiamo confermato proprio la validità dello strumento che si realizza oggi e penso che questa grande frontiera dell'internazionalizzazione, dell'export, come abbiamo visto in questi anni, sia una chiave formidabile". "Per cui- ha concluso - bene quello che abbiamo fatto fino a qui, ma grande consapevolezza che possiamo fare ancora molto".
Un'opinione condivisa dal presidente di Veronafiere, Maurizio Danese: "Per noi è un grande privilegio avere Opera Wine e Wine Spectator presenti da cinque anni. E' una straordinaria opportunità per i nostri produttori e per il vino italiano, per essere in contatto con molti buyer e molti giornalisti internazionali". Danese ha ricordato che "obbligatoriamente devono essere rappresentate tutte le regioni italiane in questa graduatoria", guardando al mercato statunitense come un nuovo Eldorado: "Prevediamo una grande crescita in questo mercato, come in altri mercati. Pensiamo ad esempio al mondo cinese, magari passa un po' inosservato ma è il quinto produttore al mondo , se si considera l'Europa un unico produttore. Quindi - ha concluso - vuol dire che stanno cambiando le mode in consumi, i gusti, il palato e dunque rappresenterà una grande opportunità per il vino italiano".

"Per noi è un'iniziativa straordinaria - ha evidenziato il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani- perché 'Wine Spectator' rappresenta veramente l'eccellenza nel mondo della cultura e del rating del vino". "E' una guida che tutti utilizzano nel mondo - ha aggiunto - e quindi che questa grande rivista abbia deciso di collaborare, unica partnership fuori dagli Stati Uniti, proprio con Vinitaly, vuol dire che ha selezionato una fiera che considera fondamentale e che rappresenta anche un mondo del vino che la stessa Wine Spectator ritiene vivrà un momento magico nei prossimi anni". La presentazione di "Opera Wine" è stata arricchita in chiusura da un'esibizione di Sting, che ha cantato anche 'Message in the bottle" . Il cantante, ex front-man dei Police, infatti è entrato nella top 100 di 'Wine Spectator' con uno dei vini prodotti dalla sua azienda agricola, "Tenuta Il Palagio", nel comune di Figline Valdarno (Firenze). Emblematico il nome dell'etichetta: "Sister moon", da titolo di una sua canzone.

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