Nella sala Capitolare della Scuola
Grande di San Rocco a Venezia, sala monumentale che ha ospitato
il concerto diretto da Stravinsky nel 1958 è esposta una statua
che ritrae il musicista oggi sepolto nell'isola-cimitero di San
Michele.
La scultura 'Igor Stravinsky a Venezia' è di Luisa Cioffi, e
si tratta del primo ritratto al mondo di un compositore
realizzato in vetro di Murano ed è anche l'unica scultura di
Stravinsky nel capoluogo lagunare.
Scopo dell'opera è quello di evidenziare il legame della
musica di Stravinsky con la musica veneziana e soprattutto la
musica del veneziano Domenico Gallo perché ancora oggi, nella
maggior parte delle edizioni musicali e letterarie, anche dei
più illustri saggisti, si trova riferimento a Pergolesi per il
Pulcinella. Quindi è un un tentativo di ricerca dell'etimologia
di una parola, o la ricerca del Dna. Ecco il Dna, cioè la
melodia del Pulcinella, ha la paternità di Gallo e
l'orchestrazione è di Stravinsky.
In questo contesto il compositore francese di origine
veneziana Marc Dall'Anese, ha promosso il progetto divulgativo
sulla musica di Domenico Gallo, restaurato la tomba di
Stravinsky a San Michele e sostenuto la donazione della
scultura, richiesta dalla Scuola Grande di San Rocco.
Il legame tra Igor Stravinsky e Venezia - passando per
Domenico Gallo - lo si ritrova in questa scultura con il suo
colore acquamare che è simbolo della laguna di Venezia. Si
tratta di una tonalità del vetro di Murano, inimitabile nel
mondo, che prende corpo e intensità nel volume ed evoca il
colore dei dipinti veneziani.
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