"Venezia deve tornare a parlare all'Italia, all'Europa e al mondo. Chi a Venezia veniva da 'foresto', come si dice qui, poteva ambire a grandi cariche, addirittura fino ad essere eletto Doge. Questa era una Repubblica libera ed è ancora una città libera, che resterà libera e coraggiosa nel mondo". Così il sindaco della città lagunare, Luigi Brugnaro, ha introdotto le celebrazioni per i 1600 anni dalla fondazione della Serenissima, aperte stamani nella Basilica di San Marco con una Messa del patriarca, mons. Francesco Moraglia.
"Penso che Venezia - ha aggiunto Brugnaro - sia da riscoprire per tutte le genti e le città, nella misura del rapporto che hanno avuto negli anni con questi valori. E' questo il senso delle celebrazioni che dureranno un anno, e lanciamo un appello a tutte le città, piccole e grandi, per ripensare a quali sono i rapporti che in questi 1600 anni hanno avuto con la Repubblica di Venezia".
Tutto il percorso delle celebrazioni sarà un grande progetto di comunicazione: "Venezia è città di mare e di terra - ha proseguito Brugnaro - credo sia uti
le conoscerla per il Paese e per l'Europa, trovare le sue radici cristiane, e ricercare in questo rapporto che abbiamo sempre avuto con l'Oriente, essendo sempre sentinella e 'porta'. Chi viene in pace si è sempre integrato a Venezia, basta rispettare le regole", ha sottolineato.
Dopo la Messa solenne per l'Annunciazione in San Marco, alle 16.00 tutte le chiese cittadine hanno suonato le campane a distesa. Alle ore 18.30 su Rai2 un omaggio alla Città con il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il concerto dell'orchestra e coro del Teatro la Fenice.
Gli eventi per l'anniversario proseguiranno sino al 2022. Al comitato promotore sono giunte 235 proposte di iniziative, presentate da 135 soggetti.
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