Il 'Po grande', l'area del tratto
medio-padano del fiume tra Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, è
stato dichiarato Riserva Biosfera Mab (Uomo e biosfera)
dall'Unesco. Il riconoscimento al progetto italiano coordinato
dall'Autorità distrettuale del fiume Po e sostenuto dal
Ministero dell'Ambiente e dal Governo, è arrivato oggi da Parigi
dove è in corso la trentunesima sessione del Consiglio
internazionale di coordinamento del Programma MaB (fino al 21
giugno).
Alla candidatura di 'PoGrande' hanno aderito 85 comuni che si
distribuiscono lungo il tratto medio del Po in tre regioni e
otto province (Cremona, Lodi, Pavia, Mantova, Piacenza, Parma,
Reggio Emilia, Rovigo).
"Da oggi - ha commentato dalla sede Unesco Meuccio Berselli,
segretario generale del Distretto Po - i territori che abbiamo
messo in rete hanno uno strumento di straordinario valore per
migliorare il loro ambiente e renderlo attrattivo in forma
collettiva a beneficio comune sia di chi abita questi luoghi
suggestivi sia per le migliaia di turisti e interessati che fino
ad ora hanno vissuto habitat, paesaggio e ricchezze culturali e
produttive in modo disomogeneo".
Il riconoscimento, sottolinea Legambiente, per la terza volta
interessa un tratto del grande fiume, dopo la zona del Delta e
l'area delle colline torinesi, anche queste comprese nella rete
Unesco. "Il lavoro sul MaB - afferma Stefano Ciafani, presidente
nazionale di Legambiente - è innanzitutto uno sforzo per provare
a garantire uno sguardo unitario e politiche comuni ad un
ecosistema, quello del Po, che ha caratteristiche omogenee ma
che è sempre stato trattato in modo frammentario, a causa delle
divisioni amministrative".
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