Attimi di quotidianità nella Parigi
degli anni '30, con lo sciopero degli operai di una grande
fabbrica di automobili o la corsa di un bimbo con sottobraccio
una baguette, fino al ritorno a casa dei soldati nel '45;
momenti di speranza, di "normalità", di umanità, con particolare
attenzione alle classi più povere, ma anche di profondi
cambiamenti che attraversano la capitale e la provincia francese
dagli inizi degli anni '50 alla fine degli anni '90. Ma nelle
immagini di Willy Ronis (1910-2009), uno dei massimi interpreti
della fotografia del '900 d'Oltremanica a cui Casa Tre Oci, a
Venezia, dedica una retrospettiva (fino al 6 gennaio prossimo),
ci sono le testimonianze dei suoi viaggi nel mondo, anche in
Italia e a Venezia, città che scoprì nel 1938 e poi nel 1959,
due anni dopo aver ricevuto la medaglia d'oro alla Mostra
Internazionale Biennale di fotografia.
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