Il Prodotto interno lordo del veneto nel 2017 cresce dell'1,6%, un tasso leggermente superiore alla media nazionale, e si prevede per il 2018 un aumento dello stesso tenore. La crescita è sostenuta dalle esportazioni, ma anche la domanda interna si sta muovendo dalla situazione di ristagno degli anni post crisi: i consumi delle famiglie salgono dell'1,5% e gli investimenti del 3,9%.
I dati emergono dal "Rapporto statistico 2018", giunto alla 15/a edizione e i cui contenuti sono stati anticipati oggi.
Il Veneto si conferma la seconda regione esportatrice italiana, con il valore di 61,3 miliardi di euro di fatturato estero nel 2017, +5,1% rispetto all'anno precedente. Per il turismo si sono registrati 19,2 milioni di arrivi e 69,2 di presenze, con incrementi rispettivamente del 7,4% e del 5,8%.
L'occupazione è cresciuta ancora (+2,1%) e la disoccupazione continua a scendere (-5%), con tassi di occupazione superiori alla media e fra i più alti d'Italia (66%); la disoccupazione giovanile (25-34 anni) passa dal 10,7% all'8,4%, terzo valore migliore fra le regioni italiane.
Il tasso di abbandono scolastico è pari al 10,5% (media nazionale del 14%) e la percentuale di giovani che arrivano alla laurea raggiunge il 27,6% (26,9%). Si contrappone l'aumento delle disuguaglianze e della povertà, quando invece negli ultimi anni i segnali indicavano la tendenza verso una maggiore equità.
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