Il traffico ferroviario del Porto
di Venezia fa registrare nel periodo gennaio-maggio 43.896 carri
movimentati, +14,5% rispetto allo stesso periodo del 2017, pari
a oltre un milione di tonnellate (+13,1%).
Il trend positivo del 2018 - informa l'Autorità di Sistema
Portuale del Mare Adriatico Settentrionale - poggia le sue basi
sulla crescita registrata a fine 2017, con un +2,3% di carri
rispetto al 2016 e +4,3% di tonnellaggio, per un totale di
91.000 carri movimentati e 2,33 milioni di tonnellate
trasportate.
Il risultato è stato ottenuto senza la congestione della rete
ferroviaria, grazie alla nuova politica di tariffazione adottata
da Erf, società dell'Autorità che ha consentito di trasportare
molti più carri e più tonnellate di merci a parità di traffico
ferroviario prodotto (+1,7% di treni). Nel corso del 2017,
inoltre, l'Autorità di Sistema Portuale ha innovato
l'operatività ferroviaria introducendo sconti premiali per
favorire la concentrazione della merce e il numero di carri
movimentati.
In particolare, i trasporti ferroviari del settore
siderurgico viaggiano ora a regime con 1.920 tonnellate/treno
contro le 1.800 dell'anno precedente, e quelli
dell'agroalimentare arrivano alle 2.200 tonnellate/treno.
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